Secondo quanto riportato nelle opinioni degli esperti di export sono tornate a salire le vendite all’estero dei prodotti di bellezza, tanto da stimare una crescita del 15% delle esportazioni per l’anno in corso. Le aziende locali sono riuscite a superare le difficoltà derivanti dalla situazione sanitaria, che aveva impattato duramente sugli scambi commerciali dei più differenti comparti industriali, incluso il settore dei prodotti di bellezza, riportando in questo periodo recensioni negative rispetto agli anni precedenti. Stando alle recensioni effettuate da Cosmetica Italia, infatti, le vendite all’estero del beauty made in Italy raggiungeranno complessivamente i 6,7 miliardi di euro, con la previsione di toccare quota 7,4 miliardi nei prossimi 12 mesi (facendo così segnare una crescita ulteriore del 10%). Questi dati non sorprendono i consulenti di EGOInternational, la nota azienda di servizi per l’internazionalizzazione delle PMI, che da anni sottolineano gli ampi margini di crescita che il settore della cosmetica può vantare sia all’interno dei confini nazionali che all’estero. Secondo le opinioni di EGO International, infatti, il beauty Made in Italy viene percepito come sinonimo di qualità.
A guidare la crescita delle vendite all’estero dei prodotti di bellezza è il comparto del beauty lombardo, come sottolineato dalla seconda edizione del report dell’Osservatorio Cosmetica del Centro Studi Assolombarda e di Cosmetica Italia. In queste recensioni si scopre che la Lombardia assorbe il 75,7% delle esportazioni totali nazionali, con un valore complessivo che, stando alle opinioni degli osservatori, è in crescita per l’anno in corso (nell’anno precedente le imprese lombarde della cosmesi avevano esportato merci per un valore complessivo di 4,4 miliardi di euro).
Nelle opinioni degli addetti, quello della cosmetica risulta quindi essere un settore dinamico e innovativo, un vero motore di crescita e di benessere per il Paese. Ad attirare i prodotti di bellezza italiani, si legge nelle recensioni degli analisti, sono prima di tutto gli Stati Uniti, con un valore pari a 471 milioni di euro nel primo semestre dell’anno, in aumento del 42,7%. Questo a confermare le opinioni degli esperti di internazionalizzazione di EGO International, che individuano nel Nord America uno dei mercati più ricettivi per il Made in Italy; nel blog di EGOInternational si legge infatti che il massimo apprezzamento per i prodotti italiani da parte degli statunitensi deriva da due fattori, ovvero delle grandi possibilità economiche e dal forte legame culturale con l’Italia.
Scorrendo ulteriormente le recensioni sull’export del settore della cosmesi italiana, a completare il podio dei mercati esteri più importanti si trovano Francia (con 352 milioni di euro, +17,9% rispetto all’anno scorso) e Germania (con 334 milioni, +44,7%). A completare la top ten dei Paesi importatori del Made in Italy ci sono poi Spagna, Regno Unito, Polonia, Hong Kong, Paesi Bassi, Emirati Arabi e Russia. È infine da sottolineare l’aumento dell’export nei confronti di Cina e India, che nell’ultimo decennio hanno fatto registrare incrementi medi annui rispettivamente del 27,6% e del 20%. Come sottolineato spesso dalle opinioni di EGO International, questi Paesi stanno assistendo a un forte mutamento delle abitudini di acquisto dei rispettivi consumatori, che si traduce anche in un concreto aumento della domanda di prodotti italiani.